Ammortizzatori sociali in deroga (Decreto-Legge 21 maggio 2013, n. 54 , art. 4)
DECRETO-LEGGE 21 maggio 2013, n. 54 (in Gazz. Uff., 21 maggio 2013, n. 17). – Decreto convertito, con modificazioni, in Legge 18 luglio 2013, n. 85 – Interventi urgenti in tema di sospensione dell’imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
ARTICOLO N.4
Disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga, di contratti di solidarieta’ e di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato.
1. In considerazione del perdurare della crisi occupazionale e della prioritaria esigenza di assicurare adeguata tutela del reddito dei lavoratori in modo tale da garantire il perseguimento della coesione sociale, ferme restando le risorse gia’ destinate dall’articolo 2, comma 65, della legge 28 giugno 2012, n. 92, e successive modificazioni, e dall’articolo 1, comma 253, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, mediante riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali comunitari 2007/2013 oggetto del Piano di azione e coesione, al fine di consentire, in vista dell’attuazione del monitoraggio di cui al comma 2, un primo, immediato rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all’articolo 2, commi 64, 65 e 66, della legge 28 giugno 2012, n. 92, e rilevata l’eccezionalita’ della situazione di emergenza occupazionale che richiede il reperimento di risorse al predetto fine, anche tramite la ridestinazione di somme gia’ diversamente finalizzate dalla legislazione vigente, si dispone quanto segue:
a) l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, confluita nel Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, di cui all’articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e’ incrementata, per l’anno 2013, di 250 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento dei predetti ammortizzatori sociali in deroga, con corrispondente riduzione per l’anno 2013 del Fondo di cui all’ultimo periodo dell’articolo 1, comma 68, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, in considerazione dei tempi necessari per il perfezionamento del procedimento concessivo dei relativi benefici contributivi;
b) il comma 255 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e’ sostituito dal seguente: «255. Le risorse derivanti dall’aumento contributivo di cui all’articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, per l’anno 2013 sono versate dall’INPS per un importo pari a 246 milioni di euro per l’anno 2013 al bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione di cui all’articolo 18, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all’articolo 2, commi 64, 65 e 66 della legge 28 giugno 2012, n. 92.»;
c) l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, confluita nel Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, di cui all’articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e’ ulteriormente incrementata, per l’anno 2013, di 219 milioni di euro derivanti dai seguenti interventi:
1) le somme versate entro il 15 maggio 2013 all’entrata del bilancio dello Stato ai sensi dell’articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, non riassegnate alla data di entrata in vigore del presente decreto restano acquisite all’entrata del bilancio dello Stato; il Fondo di cui all’articolo 148, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e’ ridotto per l’anno 2013 di 10 milioni di euro;
2) per l’anno 2013 le disponibilita’ di cui all’articolo 5 della legge 6 febbraio 2009, n. 7, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per un importo di 100 milioni di euro;
3) l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni e’ ridotta di 100 milioni di euro per l’anno 2013.
2. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nonche’ delle competenti Commissioni parlamentari e sentite le parti sociali, sono determinati, nel rispetto degli equilibri di bilancio programmati, criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga alla normativa vigente, con particolare riguardo ai termini di presentazione, a pena di decadenza, delle relative domande, alle causali di concessione, ai limiti di durata e reiterazione delle prestazioni anche in relazione alla continuazione rispetto ad altre prestazioni di sostegno del reddito, alle tipologie di datori di lavoro e lavoratori beneficiari. Allo scopo di verificare gli andamenti di spesa, l’Inps, sulla base dei decreti di concessione inviati telematicamente dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalle regioni, effettua un monitoraggio anche preventivo della spesa, rendendolo disponibile al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed al Ministero dell’economia e delle finanze. All’attuazione di quanto previsto dal presente comma l’Inps provvede con le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (1)(A).
3. Al comma 405 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le somme gia’ impegnate per il finanziamento dei contratti di solidarieta’ di cui all’articolo 5, commi 5 e 8, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236 e non ancora pagate, sono mantenute nel conto dei residui per l’importo di 57.635.541 euro per essere versate, nell’anno 2013, all’entrata del bilancio dello Stato, ai fini della successiva riassegnazione nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per essere destinate alle medesime finalita’.».
3-bis. Alla compensazione degli effetti finanziari, in termini di fabbisogno e di indebitamento, derivanti dal comma 3 del presente articolo, pari a 57.635.541 euro per l’anno 2013, si provvede mediante corrispondente utilizzo delle minori spese e delle maggiori entrate recate dal presente decreto (2).
4. All’articolo 1, comma 400, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, le parole: «31 luglio 2013» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2013».
4-bis. Per assicurare il diritto all’educazione, negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia degli enti comunali, i contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico, sottoscritti per comprovate esigenze temporanee o sostitutive in coerenza con l’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, possono essere prorogati o rinnovati fino al 31 luglio 2015, anche in deroga all’articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, e successive modificazioni, per i periodi strettamente necessari a garantire la continuita’ del servizio e nei limiti delle risorse gia’ disponibili nel bilancio dell’ente locale, in ogni caso nel rispetto dei vincoli stabiliti dal patto di stabilita’ interno e della vigente normativa volta al contenimento della spesa complessiva per il personale negli enti locali. L’esclusione prevista dall’articolo 10, comma 4-bis, primo periodo, del citato decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, si applica anche per i contratti a tempo determinato di cui al presente comma (3).
5. Il termine di cui all’articolo 1, comma 410, primo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e’ prorogato al 31 dicembre 2013, fermo restando quanto disposto dall’articolo 2, comma 6 del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10. A tale fine, con le procedure di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 20 giugno 2012, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 131, una somma pari a euro 9.943.590,96 per l’anno 2013 e’ assegnata all’apposito programma dello stato di previsione del Ministero dell’interno.
6. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare con proprio decreto le occorrenti variazioni di bilancio per l’attuazione del presente decreto.
(1) Comma modificato dall’articolo 1, comma 1, della Legge 18 luglio 2013, n. 85, in sede di conversione.
(2) Comma inserito dall’articolo 1, comma 1, della Legge 18 luglio 2013, n. 85, in sede di conversione.
(3) Comma inserito dall’articolo 1, comma 1, della Legge 18 luglio 2013, n. 85, in sede di conversione e successivamente modificato dall’articolo 1, comma 2-quater, del D.L. 20 marzo 2014, n. 34, convertito con modificazioni, in Legge 16 maggio 2014, n. 78.
(A) In riferimento al presente comma vedi: Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 11 settembre 2014, n. 19; Messaggio INPS 8 ottobre 2014, n. 7532.