05 Novembre 2020
Incentivo allo smart working e sorveglianza sanitaria – misure in materia lavoristica contenute nel D.P.C.M. del 03.11.2020 | Adlabor
Il D.P.C.M. del 03.11.2020 ha imposto nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. In materia lavoristica:
- Raccomandazione per le attività produttive di: utilizzare al massimo delle possibilità il lavoro agile, Incentivare ferie e congedi retribuiti nonché ogni altro mezzo previsto dalla contrattazione collettiva, Assumere protocolli di sicurezza anti contagio fermo restando l’obbligo di utilizzare dispositivi di sicurezza, incentivare le operazioni di sanificazione nei locali aziendali (art. 1 lett. nn).
- Continua ad essere vigente in materia di sicurezza il protocollo condiviso datato 24.04.2020 da applicare a tutti i luoghi di lavoro (art. 4);
- Le pubbliche amministrazioni assicurano il più alto livello possibile di smart working (art. 5 co. 3);
- Anche per i datori di lavoro privati è fortemente raccomandato il lavoro agile ex art. 90 d.l. 34/2020 (art. 5 co. 6);
- I soggetti che hanno transitato nei 14 giorni precedenti al ritorno in Italia in uno dei paesi indicati alle lettere D, E ed F dall’Allegato 20 sono sottoposti a sorveglianza sanitaria. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono alla prescrizione della permanenza domiciliare. in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena precauzionale, specificandone la data di inizio e fine (art. 8 co. 5). Tali disposizioni non si applicano a: chiunque fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore per comprovate esigenze di lavoro; a chiunque transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore; ai cittadini e ai residenti di uno Stato membro dell’Unione europea e degli altri Stati e territori indicati agli elenchi A, B, C e D dell’allegato 20 che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro; al personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitarie; ai lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora; ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare e delle forze di polizia, italiane e straniere, al personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni; agli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana (art. 8 co. 8).
Per consultare il testo del D.P.C.M. clicca qui: https://www.adlabor.it/normativa/emergenze/d-p-c-m-del-03-11-2020-ulteriori-misure-urgenti-per-fronteggiare-lemergenza-epidemiologica-da-covid-19-adlabor/.