Normativa

21 Febbraio 2025 - Normativa

Distacchi di personale – Imponibilità IVA | ADLABOR

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 38/E del 18 febbraio 2025, fornisce alcuni chiarimenti in merito al trattamento ai fini IVA del distacco di personale, al fine di accertare se, in caso di mero rimborso dal distaccatario dei soli costi effettivi sostenuti dal distaccante per ciascun lavoratore distaccato, tale rimborso sia da considerarsi fuori campo IVA oppure imponibile con applicazione dell’aliquota ordinaria: ciò anche in considerazione delle novità intervenute con il decreto legge 17 settembre 2024 n. 131, convertito dalla legge 14 novembre 2024 n. 267.

In estrema sintesi, per l’Agenzia delle Entrate i servizi di distacco di personale da parte dell’impresa distaccante a favore dell’impresa distaccata, in adempimento di accordi stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, assumono rilevanza agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto. Gli importi erogati dalla distaccataria a favore dell’impresa distaccante a titolo di rimborso del costo complessivo sostenuto da quest’ultima per ogni singolo lavoratore distaccato (comprensivo di tutti gli oneri contributivi e assicurativi) dovranno, quindi, essere assoggettati ad imposta.

20 Febbraio 2025 - Normativa

MUD – MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE | ADLABOR

Istituito dalla Legge 25 gennaio 1994 n. 70, il MUD è una comunicazione che enti ed imprese devono presentare annualmente, indicando quantità e tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente.

Chi ha l’obbligo di presentare il MUD?

- Chi effettua a titolo professionale attività nella raccolta e nel trasporto di rifiuti;

- commercianti ed intermediari di rifiuti senza possesso;

- imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;

- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero o smaltimento di rifiuti;

- imprese con oltre dieci dipendenti che sono produttrici iniziali di rifiuti non pericolosi che derivano da attività industriali, da attività artigianali e dal recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi dati da trattamenti delle acque e da abbattimento dei fumi.

Quali sono le scadenze e la procedura di presentazione del modulo?

È essenziale essere consapevoli delle scadenze per la presentazione del MUD 2025.

Vi invitiamo a d organizzare il processo di raccolta dati all’interno della vostra azienda per una presentazione tempestiva ed accurata della domanda.

 

 

A cura di: Giovanni Galatioto [email protected]

18 Febbraio 2025 - Normativa

CCNL Settore Elettrico: firmata l’ipotesi di accordo per il triennio 2025-2027 | ADLABOR

In data 11 febbraio 2025, la delegazione trattante sindacale per il rinnovo del contratto elettrico di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, i rappresentanti delle associazioni datoriali Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera e dei maggiori gruppi del settore come Enel, Sogin, Terna, GSE, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di settore per il triennio 2025-2027 che coinvolge circa 60mila addetti in quasi 130 aziende.

L’ipotesi di accordo sarà ora sottoposta al voto nelle assemblee nei posti di lavoro per l’approvazione.

Questi, in estrema sintesi gli aspetti principali dell’ipotesi d’accordo:

Parte economica

  • L’aumento complessivo (TEC) nel triennio è di 312 euro;
  • L’aumento medio sui minimi (TEM) prevede 290 euro in 4 tranche ed esattamente: 1° aprile 2025 di 90 euro; 1° aprile 2026 di 65 euro; 1° aprile 2027 di 65 euro; 1° ottobre 2027 di 70 euro. Il montante complessivo sarà di 6.928 euro;
  • Sulla produttività saranno destinati 15 euro erogati per 14 mensilità, per ogni anno di vigenza del contratto. Come nei passati rinnovi contrattuali, è confermato il modello di verifica degli scostamenti inflativi: alla fine del triennio di vigenza contrattuale, in presenza di aumenti dell’inflazione oltre le previsioni ISTAT, le quote di produttività saranno consolidate nei minimi;
  • Il welfare contrattuale sarà incrementato di 7 euro.

Parte normativa

  • Riduzione dell’orario di lavoro che porta, su base annuale, ad avere per le lavoratrici e i lavoratori del settore 3 mezze giornate in più;
  • Per i neo assunti si riduce il tempo, che passa da 6 a 3 anni, per iniziare a maturare le ferie aggiuntive dalle iniziali 20 alle 24 finali;
  • Aumentano le ore destinate al diritto individuale alla formazione che passano dalle attuali 40 a 50 nel triennio;
  • Obbligo di confronto e consultazione preventiva a livello aziendale sul tema dell’Intelligenza Artificiale;
  • Certificazione della rappresentanza dei lavoratori per tutte le aziende sottoscrittrici del CCNL;
  • Genitorialità: le aziende sottoscrittrici si impegnano a definire accordi che migliorino le disposizioni di legge;
  • Malattia: migliora il diritto alla conservazione del posto di lavoro per disabilità, che passa da 12 a 18 mesi continuativi, e da 18 a 24 mesi non consecutivi (nell’arco di un periodo di 36 mesi);
  • Aspettativa retribuita, passando da 6 a 12 mesi, per le vittime di violenza di genere;
  • Promosse iniziative formative e campagne di comunicazione al livello aziendale per favorire la cultura inclusiva, e per migliorare comportamenti e linguaggi.
17 Febbraio 2025 - Normativa

Lavoratrici madri – Sgravio contributivo applicabile anche ai contratti intermittenti | ADLABOR

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato l’interpello n. 2 del 5 febbraio 2025, con il quale risponde ad un quesito dell’ANPIT (Associazione Nazionale per Industria e Terziario), in merito alla possibilità di applicare lo sgravio contributivo previsto dell’articolo 1, commi da 180 a 182, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro intermittente.

Questa, in estrema sintesi, la risposta del Ministero del Lavoro:

Tenuto conto della mancata espressa esclusione del lavoro intermittente e della specifica finalità di sostenere il reddito delle lavoratrici madri, si ritiene coerente con la ratio della previsione normativa aderire ad un’interpretazione estensiva della richiamata disposizione.  Conseguentemente, il beneficio contributivo può essere riconosciuto anche alle lavoratrici madri che siano occupate con un contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato.”

14 Febbraio 2025 - Normativa

Attrezzature di lavoro – Verifiche periodiche – Elenco dei soggetti abilitati | ADLABOR

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Decreto direttoriale n. 2 dell’11 febbraio 2025, ha adottato il 59° elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro, di cui al punto 3.7 dell’Allegato III del decreto 11 aprile 2011, ai sensi dell’articolo 71, comma 11, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni.

13 Febbraio 2025 - Normativa

Lavoratori impatriati – Periodo di pregressa permanenza all’estero | ADLABOR

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 22/E del 7 febbraio 2025, fornisce alcuni chiarimenti in merito al beneficio del regime agevolativo di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209, a decorrere dall’anno d’imposta 2024 e, in particolare, «se l’emissione delle fatture ad un unico cliente estero che, negli anni precedenti è stato il datore di lavoro, sia un ostacolo alla fruizione del regime degli impatriati». Inoltre, se «la mancata iscrizione all’AIRE sostituita dalla residenza in nazioni estere con le quali l’Italia intrattiene una convenzione in materia di doppia imposizione sia sufficiente per fruire delle agevolazioni».

In estrema sintesi, segnaliamo in particolare:

  • con riferimento al primo quesito posto dall’Istante, ovvero «se l’emissione delle fatture ad un unico cliente estero che, negli anni precedenti è stato il datore di lavoro, sia un ostacolo alla fruizione del regime degli impatriati», per l’Agenzia l’Istante che al rientro in Italia presterà l’attività professionale con la stessa società per la quale aveva già lavorato all’estero, al ricorrere di tutti i requisiti previsti dalla norma, potrà beneficiare del nuovo regime agevolativo, a partire dal periodo d’imposta di rientro in Italia e per i quattro successivi considerato che dichiara di essere stata residente all’estero per almeno 6 anni;
  • con riferimento al secondo quesito, «se la mancata iscrizione all’AIRE sostituita dalla residenza in nazioni estere con le quali l’Italia intrattiene una convenzione in materia di doppia imposizione (3 anni in Belgio 2018­2020 e 4 anni in Svizzera 2020­2024) sia sufficiente per fruire delle agevolazioni», l’Istante non pone un dubbio in merito alla corretta interpretazione della disposizione contenuta nel sopracitato articolo 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209 (in vigore dal 29 dicembre 2023), che disciplina il nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati, bensì chiede la sussistenza dei presupposti per stabilire l’effettiva residenza fiscale. Per l’Agenzia è preclusa la possibilità di presentare istanza di interpello, laddove le questioni poste riguardino la sussistenza dei presupposti per stabilire l’effettiva residenza fiscale, nonché la verifica dei requisiti necessari ai fini dell’accesso al regime speciale in esame, posto che tali verifiche implicano valutazioni di fatto non esperibili in sede di interpello.»

 

12 Febbraio 2025 - Normativa

Lavoratori all’estero – Retribuzioni convenzionali 2025 | ADLABOR

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 34 dell’11 febbraio 2025, il Decreto 16 gennaio 2025, con la determinazione delle retribuzioni convenzionali 2025 per i lavoratori all’estero.

A decorrere dal periodo di paga in corso dal 1° gennaio 2025 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31 dicembre 2025, le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all’estero, ai sensi del decreto-legge 31 luglio 1987, n. 317, nonché per il calcolo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente, ai sensi dell’art. 51, comma 8-bis, del TUIR, sono stabilite nella misura risultante, per ciascun settore, dalle tabelle, che costituiscono parte integrante del decreto.

Per consultare le tabelle, clicca qui: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-02-11&atto.codiceRedazionale=25A00820&elenco30giorni=false

 

10 Febbraio 2025 - Normativa

Fondo Nuove Competenze 3 – Domande dal 10 febbraio | ADLABOR

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che il 10 febbraio 2025, alle ore 10.00, si apre la finestra temporale durante la quale è possibile chiedere il contributo del Fondo nuove competenze.

Le domande possono essere inviate fino al 10 aprile 2025.

Per accedere alla piattaforma di presentazione delle istanze, da lunedì 10 febbraio 2025 sarà disponibile nella pagina “Materiali utili“, alla voce “Piattaforma Fnc3“, il seguente link: https://www.lavoro.gov.it/pn-giovani-donne-lavoro/operazioni-di-importanza-strategica/fondo-nuove-competenze/materiali-utili,  dove è già consultabile il manuale d’uso per le aziende.

Lo stesso link servirà anche per gestire le fasi immediatamente successive della procedura.

05 Febbraio 2025 - Normativa

CYBERSECURITY – Direttiva Europea | ADLABOR

Direttiva NIS 2: cos’è, a chi si applica e come ottenere la conformità

Ambito di applicazione

Organizzazioni Interessate

Cos’è?

Nell'era digitale attuale, in cui le minacce informatiche si evolvono con una rapidità sorprendente, la cybersecurity è diventata un imperativo per ogni organizzazione. La nuova direttiva NIS2 mira a stabilire una strategia comune di cybersecurity per tutti gli Stati membri, elevando i livelli di sicurezza dei servizi digitali su scala europea. Si integra con altre normative e linee guida sulla protezione dei dati e della privacy, come il GDPR, il Regolamento DORA, e il Cyber Resilience Act, per affrontare le minacce informatiche sempre più sofisticate e invasive.

A chi si applica

NIS2 riguarda tutti i soggetti che forniscono servizi essenziali o importanti per l’economia e per le società europee, comprese le imprese e i fornitori delle aziende coinvolte.

Quando è entrata in vigore?

Entrata in vigore dallo scorso 17 gennaio 2023 recepita in Italia con il D.Lgs. n. 138 del 4 Settembre 2024 (pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 01/10/2024 n. 230).

Alla luce di tali adempimenti, la NIS 2 sarà operativa dal 17 aprile 2025.

Quali sono i requisiti richiesti?

La direttiva NIS 2 stabilisce una serie di requisiti principali che le organizzazioni devono soddisfare per garantire un elevato livello di sicurezza informatica. Questi requisiti includono:

  • Politiche di analisi dei rischi e di sicurezza dei sistemi informatici
  • Gestione degli incidenti
  • Continuità operativa
  • Sicurezza della catena di approvvigionamento
  • Sicurezza dell’acquisizione, sviluppo e manutenzione dei sistemi informatici e di rete
  • Strategie e procedure per valutare l’efficacia delle misure di gestione dei rischi di cybersecurity

Pratiche di igiene digitale di base e formazione in materia di cybersicurezza

  • Politiche e procedure relative all’uso della crittografia

Sicurezza delle risorse umane, strategie di controllo dell’accesso e gestione degli attivi (hardware,     software, dati)

  • Uso di soluzioni di autenticazione a più fattori o di autenticazione continua

Quali sono le sanzioni?

Le Autorità competenti dovranno vigilare sui soggetti che rientrano nell’ambito di applicazione della NIS2

 

A cura di Giovanni Galatioto: [email protected]

 

31 Gennaio 2025 - Normativa

La Legge di Bilancio 2025: Per chi aderisce ai fondi pensione c’è la pensione anticipata | ADLABOR

È stata introdotta una significativa novità nel panorama previdenziale italiano: la possibilità di accedere alla pensione anticipata cumulando i contributi della previdenza pubblica con quelli della previdenza complementare. Questa misura rappresenta un cambiamento rilevante nel rapporto tra previdenza obbligatoria e complementare, riconoscendo il ruolo sempre più centrale di quest'ultima.

La nuova norma prevede che il lavoratore possa andare in pensione anticipatamente, a condizione che soddisfi i seguenti criteri:

  • Età minima di 64 anni;
  • Almeno 25 anni di contributi, che diventeranno 30 a partire dal 2030 (invece dei 20 anni normalmente previsti);
  • Appartenenza al regime contributivo puro, quindi essere iscritti alla previdenza pubblica dal 1° gennaio 1996;
  • Assegno pensionistico maturato pari ad almeno:
    • 3 volte il trattamento minimo per gli uomini,
    • 2,8 volte per le donne con un figlio,
    • 2,6 volte per le donne con due o più figli.

Per i lavoratori che non aderiscono alla previdenza complementare, invece, i requisiti restano quelli previsti dalla Legge Fornero: 64 anni di età e 20 anni di contributi.

Questa misura rafforza il valore strategico dei fondi pensione come strumento per garantire una maggiore sicurezza economica nella terza età. I lavoratori che hanno versato contributi alla previdenza complementare potranno quindi contare su un’opzione in più per anticipare il pensionamento, riducendo la dipendenza esclusiva dal sistema pubblico.

 

A cura di Nicolo’ Federico D’Oria

https://nicolofedericodoria.consulentefinecobank.com/

 

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