21 Luglio 2023
CIGO per caldo intenso: criteri per la valutazione della temperatura | ADLABOR
Facciamo seguito alla news del 21 luglio 2023, per segnalare che, circa le richieste di integrazione salariale per “eventi meteo” dovute alle temperature elevate, l’INPS, nel messaggio n. 2729 del 20 luglio 2023, fornisce alcune indicazioni riguardo le modalità di valutazione delle istanze con riferimento alle temperature percepite.
Segnaliamo in particolare che:
- in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa in conseguenza delle temperature elevate, il ricorso al trattamento di integrazione salariale con la causale “eventi meteo” è invocabile dal datore di lavoro laddove le suddette temperature risultino superiori a 35° centigrade, non soltanto come temperature effettiva ma anche se “percepita” per elevato tasso di umidità, considerando sia la temperatura sia la tipologia di attività svolta e le condizioni nelle quali si trovano ad operare i lavoratori;
- anche temperature inferiori ai 35 gradi possono, quindi, essere idonee a dare titolo al trattamento di integrazione salariale, se le relative attività sono svolte sia all’aperto, in luoghi non proteggibili dal sole, sia al chiuso, allorché le stesse non possano beneficiare di sistemi di ventilazione o raffreddamento per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro;
- per quanto riguarda il lavoro svolto in agricoltura, la Cassa integrazione speciale riguarda solo gli operai e impiegati a tempo indeterminato dipendenti da imprese agricole;
- il trattamento di integrazione salariale è riconoscibile in tutti i casi in cui il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell’azienda, disponga la sospensione o la riduzione delle attività in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, purché le cause non siano imputabili al medesimo datore di lavoro o ai lavoratori.