Il 16 settembre 2024 è stato pubblicato in G.U. il D.L. 131 del 16 settembre 2024 (c.d. “Decreto Salva Infrazioni”), con cui sono state approvate misure urgenti mirate ad attuare obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea nonché da procedure di infrazione e pre-infrazione attualmente pendenti nei confronti dello Stato italiano.
L’art. 11 del Decreto prevede una modifica dell’art. 28 Dlgs. 81/2015, che disciplina le conseguenze economiche/risarcitorie derivanti da un accertamento giudiziale di illegittimità del contratto a tempo determinato.
La disciplina antecedente alla pubblicazione del Decreto 131/2024 prevedeva, nei casi di illegittimità del contratto a termine, la conversione del contratto a tempo indeterminato nonché la condanna del datore di lavoro “al risarcimento del danno in favore del lavoratore stabilendo un’indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 e un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, avuto riguardo ai criteri indicati nell’articolo 8 della legge n. 604 del 1966”.
Il Decreto-legge n. 131/2024 ha apportato due modifiche radicali all’art. 28 D.lgs. 81/2015:
Viene pertanto introdotta la facoltà per un Giudice di condannare il datore di lavoro ad un risarcimento potenzialmente illimitato nella sua misura, e comunque non determinata né determinabile a priori, alla sola condizione che il lavoratore fornisca la prova del maggior danno subito.