La legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 (c.d. “Decreto del fare”) aveva modificato l’art. 21 del D.Lgs 151/2001 sulla tutela della maternità e paternità, disponendo che il certificato medico di gravidanza indicante la data presunta del parto avrebbe dovuto essere inviato all’INPS esclusivamente per via telematica direttamente dal medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato,
Le modalità operative avrebbero dovuto essere indicate da un decreto interministeriale da emanarsi entro il termine dell’8 febbraio 2014, con applicazione dello stesso a decorrere dal novantesimo giorno successivo all’entrata in vigore di detto decreto.
Non essendo tale decreto ancora pronto, il D.L. 30 dicembre 2013 n. 150 (c.d. “Decreto milleproroghe”) ha prorogato il termine di emanazione del decreto interministeriale di ulteriori 3 mesi, cioè fino all’8 maggio 2014, portando la decorrenza del termine di applicazione al duecentosettantesimo giorno successivo all’entrata in vigore di detto emanando decreto.
Pertanto, fino a tale data, che probabilmente cadrà nel 2015, il certificato medico indicante la data presunta del parto dovrà essere redatto dal medico del SSN in forma cartacea e consegnato alla lavoratrice, sulla quale continua pertanto ad incombere l’onere di consegnarlo sia al proprio datore di lavoro sia all’INPS.