Normativa

24 Febbraio 2014 - Normativa

Apprendistato professionalizzante – Linee guida – Intesa Stato-Regioni 20 febbraio 2014

Il 20 febbraio 2014 la Conferenza Permanente Stato-Regioni-Provincie autonome di Trento e Bolzano ha raggiunto un accordo sulle linee-guida del contratto di apprendistato professionalizzante (o contratto di mestiere) previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 167/2011, per disciplinare in maniera omogenea e uniforme a livello nazionale le iniziative formative da realizzare a livello territoriale dalle Regioni.

In particolare sono state date indicazioni circa:

- Durata: tre le durate previste per i cicli dell'offerta formativa. La prima durata è di 120 ore e riguarda gli apprendisti privi di titoli di studio oppure in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza di scuola secondaria di I grado. La durata di 80 ore è per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale. Infine, la durata di 40 ore è per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo equivalente. Le durate sopra indicate possono essere ridotte nel caso in cui gli apprendisti abbiano già completato in precedenti rapporti di apprendistato, uno o piè moduli formativi.

- Argomenti dei moduli formativi: adozione di comportamenti sicuri sul luogo di lavoro; organizzazione e qualità aziendale; relazione e comunicazione nell'ambito lavorativo; diritti e doveri del lavoratore e dell'impresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva; competenze di base e trasversali; competenza digitale; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; elementi di base della professione/mestiere.

- Organizzazione aziendale: le aziende che intendono erogare direttamente la formazione debbono disporre di locali idonei alla formazione, distinti da quelli normalmente destinati all'attività lavorativa nonché di personale docente con adeguate capacità e competenze.

- Registrazione della formazione: il datore di lavoro è tenuto a registrare sul libretto formativo del cittadino la formazione fatta e la qualifica professionale eventualmente acquisita dall'apprendista ai fini contrattuali. Le imprese che hanno sede in piè regioni possono adottare la disciplina della regione dove e localizzata la sede legale dell'impresa stessa.

In base all'accordo, le Regioni hanno sei mesi di tempo per recepire le linee guida, durante i quali un gruppo tecnico di lavoro composto da rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Regioni dovrà definire gli ambiti di applicazione della formazione a distanza, individuare i costi standard a livello nazionale per la formazione relativa alle competenze di base ed infine definire ulteriori standard per l'erogazione della formazione per l'acquisizione di competenze di base trasversali in azienda.

Per consultare il testo dell'accordo, clicca qui.

24 Febbraio 2014 - Normativa

Lavori usuranti, domande entro il 1° marzo 2014

L'Inps, con messaggio 19 febbraio 2014, n. 2668, ha reso noto che la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di mansioni particolarmente faticosi e pesanti, da parte dei lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l'accesso al trattamento pensionistico nel periodo che va dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014, deve avvenire entro il prossimo 1° marzo 2014.

I lavoratori interessati sono:

- addetti alle cosiddette "linee a catena";

- conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;

- i lavoratori a turni nonché quelli definiti come "notturni".

Per consultare il messaggio clicca qui

10 Febbraio 2014 - Normativa

Utilizzo lavoratori somministrati e Documento di Valutazione dei Rischi: obblighi dell’utilizzatore

L'azienda che utilizza un lavoratore con contratto in somministrazione non è tenuta a comunicare alla Direzione Territoriale del Lavoro il DUVRI, ma deve comunque redigerlo: il Ministero del Lavoro, con risposta ad interpello n. 5/2014 del 30 gennaio 2014, facendo riferimento alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (articolo 20, comma 5, lettera c, del dlgs. 276/2003), in base al quale il contratto di somministrazione «è vietato da parte delle imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi», afferma dunque che in capo all'azienda utilizzatrice che sottoscrive un contratto di somministrazione:

- sussiste l'obbligo di aver predisposto il DVR;

- sussiste l'obbligo di dimostrare, in sede di eventuale accesso ispettivo, l'avvenuta effettuazione del DVR, mediante esibizione del documento di valutazione rischi;

- non sussiste «alcun obbligo di comunicazione afferente alla valutazione dei rischi nei confronti degli uffici territoriali di questo Ministero».

Si ricorda infine che il somministratore deve comunque accertare «l'avvenuta predisposizione del documento di valutazione dei rischi da parte dell'utilizzatore», quanto meno prendendo visione del documento stesso.

Per consultare il documento clicca qui.

03 Febbraio 2014 - Normativa

Prepensionamenti: nuove istruzioni INPS

Per evitare errori nella domanda che le aziende devono presentare all'INPS per poter utilizzare il sistema di prepensionamento introdotto dalla Legge 92/2012 (art. 4, commi da 1 a 7ter, come modificata dalla legge 221/2012), sistema che consente - previo accordo sindacale e solo per aziende con piè di 15 dipendenti - il prepensionamento dei lavoratori a meno di 4 anni dalla pensione, garantendo loro un assegno pieno (erogato dall'INPS ma finanziato dal datore di lavoro), l'Istituto ha fornito una serie di precisazioni con Messaggio 29 gennaio 2014 n. 1653 (in riferimento alla precedente Circolare INPS 1 agosto 2013 n. 119). In sintesi, le precisazioni riguardano:

a) La procedura: per accedere al beneficio sono previste piè fasi:

- raggiungimento di specifico accordo sindacale;

- presentazione all'INPS, da parte dell'impresa, di istanza di ammissione, con domanda preliminare, specificando il numero dei lavoratori interessati e allegando l'accordo sindacale;

- dopo l'accoglimento dell'INPS dell'istanza di ammissione, l'impresa inoltra la domanda di prestazione. Per attivare il trattamento (salvo che non venga versata subito l'intera cifra dovuta), è necessaria allegare una fideiussione bancaria in base allo schema INPS.

b) Gli aspetti operativi:

- Necessario accertare prima della domanda che i lavoratori abbiano effettivamente i requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata;

- La domanda va trasmessa tramite funzionalità telematica "contatti" del fascicolo elettronico aziendale, selezionando nel campo "oggetto" la denominazione "esodi lavoratori prossimi a pensione". Il modulo SC/77 va inviato alla sede INPS presso cui si assolvono gli obblighi contributivi;

- La domanda preliminare va presentata almeno 90 giorni prima della data di possibile fruizione del beneficio da parte del primo lavoratore interessato al piano di esodo annuale, usando il modello ad hoc e allegando copia dello specifico accordo sindacale e l'elenco dei potenziali beneficiari della prestazione (indicandolo su apposito facsimile);

- Accordo sindacale: le parti devono prendere reciproco atto nel preambolo del contenuto e delle finalità dell'accordo che viene sottoscritto fra datore di lavoro e organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale;

- Dirigenti: l'associazione sindacale legittimata a stipulare l'accordo è quella che ha sottoscritto il contratto collettivo di lavoro di categoria, a prescindere dalla rappresentatività: nel preambolo le parti devono darsi atto di tale sottoscrizione;

- I datori di lavoro devono essere in possesso di apposita delega al trattamento dei dati contributivi e previdenziali rilasciata da ogni lavoratore interessato alla prestazione in oggetto, da conservare agli atti del datore di lavoro;

- Il prospetto di quantificazione dell'onere a carico del datore di lavoro viene redatto sulla base della contribuzione quantificata dall'azienda, in via presuntiva, al momento della presentazione della domanda preliminare, che può precedere anche di diversi mesi l'effettiva cessazione del rapporto di lavoro. Quando poi interviene effettivamente la risoluzione del rapporto, è possibile che risulti una diversa quantificazione della contribuzione;

Ricordiamo infine che la contribuzione a carico del datore di lavoro da versare è quella compresa fra la cessazione del rapporto di lavoro e la maturazione dei requisiti minimi richiesti per il diritto a pensione, con l'onere per lo stesso datore di comunicare tempestivamente all'INPS eventuali variazioni. Per i contributi dovuti e non versati sono dovute le sanzioni civili, secondo le disposizioni di cui all'articolo 116, comma 8, legge 388/2000.

Per consultare il messaggio INPS 1653/2014, clicca qui

Per consultare la circolare INPS 119/2013, clicca qui

31 Gennaio 2014 - Normativa

Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI ed assegno per attività socialmente utili per l’anno 2014.

A seguito della determinazione da parte dell'Istat della variazione annuale dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, l'Inps, con sua circolare 29 gennaio 2014, n. 12, ha reso noti i nuovi importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI e assegno per attività socialmente utili per l'anno 2014. In particolare, i nuovi valori sono i seguenti:

- Trattamenti di integrazione salariale: euro 969,77 lordi (913,14 netti) per retribuzioni inferiori o uguali ad euro 2.098,04; euro 1.165,58 lordi (1.097,51 netti) per retribuzioni superiori ad euro 2.098,04;

- Trattamenti di integrazione salariale per intemperie stagionali (settore edile): euro 1.163,72 lordi (1.095,76 netti) per retribuzioni inferiori o uguali ad euro 2.098,04; euro 1.398,70 lordi (1.317,02 netti) per retribuzioni superiori ad euro 2.098,04;

- Indennità di mobilità: euro 969,77 lordi (913,14 netti) per retribuzioni inferiori o uguali ad euro 2.098,04; euro 1.165,58 lordi (1.097,51 netti) per retribuzioni superiori ad euro 2.098,04;

- Indennità di disoccupazione AspI e mini-Aspi: euro 1.165,58 lordi (1.097,51 netti)

- Assegno per attività socialmente utili: euro 578,98

Per consultare la circolare, clicca qui

28 Gennaio 2014 - Normativa

Licenziamento – Conciliazione in sede sindacale ed esonero dalla “procedura Fornero”

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l'interpello n. 1 del 22 gennaio 2014, rispondendo ad un quesito posto da Confindustria, ha precisato che sono valide le conciliazioni concluse in sede sindacale, nelle quali il lavoratore rinuncia ad impugnare il licenziamento, anche nelle ipotesi in cui la risoluzione del rapporto sia stata effettuata senza il rispetto della procedura prevista dall'art. 7 della legge n. 604/1966 (articolo che dispone, nel caso in cui si voglia procedere ad un licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, di espletare un tentativo obbligatorio di conciliazione avanti alla commissione provinciale istituita presso ogni Direzione Territoriale del Lavoro, attivabile attraverso una procedura che inizia con una comunicazione inviata alla DTL, e per conoscenza, all'interessato, con la quale il datore di lavoro comunica la propria intenzione di procedere al recesso, indicando sia le motivazioni che le eventuali misure di assistenza alla ricollocazione).

Per consultare l'interpello del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 1 del 22 gennaio 2014 clicca qui

24 Gennaio 2014 - Normativa

Contributi INAIL: differito il termine per il versamento del premio

Prorogata al 16 maggio la scadenza (originariamente prevista il 16 febbraio) per il versamento dei contributi INAIL, l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro da parte delle imprese. Il rinvio è stato deciso per dare piè tempo ai datori di lavoro, a seguito del taglio sui premi previsto dall'art. 1, comma 128 della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità 2014).

Al fine di consentire alle imprese e agli altri soggetti assicuranti di beneficiare immediatamente della riduzione, il Ministro dell'Economia e delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali hanno concordato di differire al 16 maggio 2014 sia il termine dell'autoliquidazione 2013/2014, sia il termine per il pagamento di tutti gli altri premi speciali per i quali non é prevista l'autoliquidazione. Il predetto differimento sarà contenuto in un apposito provvedimento normativo di imminente emanazione.

L'INAIL, che ha emesso in data 23 gennaio 2014 una apposita comunicazione, sta provvedendo all'aggiornamento dei software gestionali e alle elaborazioni statistiche sugli andamenti infortunistici e sui premi/contributi accertati, in modo da elaborare le percentuali di riduzione che si applicheranno alle singole imprese.

Per consultare la comunicazione INAIL, clicca qui

22 Gennaio 2014 - Normativa

Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico – D.P.R.157/2013

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2014 (ed è entrato in vigore il successivo 15 gennaio 2014) il DPR 28 ottobre 2013 n.157 concernente il regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico.

Il decreto prevede le seguenti disposizioni di carattere generale:

- ai lavoratori che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2013 i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa antecedente all'entrata in vigore del DPR 157/2013 (che, ricordiamo, è entrato in vigore il 15 gennaio 2014) consegue il diritto alla prestazione pensionistica secondo detta normativa antecedente;

- per i lavoratori che, a decorrere dal 1° gennaio 2014, maturano i requisiti per il pensionamento indicati nel regolamento stesso, non trovano applicazione le disposizioni del D.L. 78/2010 relative ai periodi che intercorrono tra il raggiungimento dell'età pensionabile di vecchiaia ed il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico;

- a tutti i casi di pensionamento si applica comunque la disciplina degli adeguamenti alla speranza di vita previsti dall'articolo 12 del D.L. 78/2010.

Sono altresì previste specifiche norme per alcune categorie di lavoratori ed in particolare:

- spedizionieri doganali: è stato soppresso il relativo fondo previdenziale ed assistenziale;

- poligrafici: per quelli dipendenti da aziende in crisi, vengono fissati i requisiti per il pensionamento anticipato ad almeno 35 anni di anzianità contributiva a decorrere dal 1° gennaio 2014, 36 anni dal 1° gennaio 2016 e 37 anni dal 1° gennaio 2018;

- personale viaggiante addetto ai pubblici servizi di trasporto: viene ridotto di 5 anni il requisito anagrafico rispetto a quello in vigore nel regime generale obbligatorio

- lavoratori marittimi: viene ridotto di 5 anni il requisito anagrafico rispetto a quello in vigore nel regime generale obbligatorio;

- lavoratori dello spettacolo:

  • gruppo ballo: l'eta' pensionabile e' fissata per uomini e donne al compimento del quarantaseiesimo anno di eta' anagrafica
  • gruppo attori: l'età pensionabile di vecchiaia è fissata a 64 anni dal 1° gennaio 2014 per gli uomini, mentre per le donne è fissata a 60 anni dal 1° gennaio 2014, 61 dal 1° gennaio 2016, 62 dal 1° gennaio 2018, 63 dal 1° gennaio 2020 e 64 dal 1° gennaio 2022;
  • gruppo canto: l'età pensionabile di vecchiaia è fissata a 61 anni per gli uomini, mentre per le donne è fissata a 57, che sale a 58 anni dal 1° gennaio 2016, 59 dal 1° gennaio 2018, 60 dal 1° gennaio 2020, 61 dal 1° gennaio 2022;

- sportivi professionisti: l'età pensionabile di vecchiaia è fissata a 53 anni per gli uomini, mentre per le donne è fissata a 49, che sale a 50 anni dal 1° gennaio 2016, 51 dal 1° gennaio 2018, 52 dal 1° gennaio 2020, 53 dal 1° gennaio 2022;

- lavoratori che, per svolgere la loro attività, necessitano di titolo abilitante: in generale, continuano ad essere applicate le normative previgenti rispetto alla riforma Fornero; per lavoratori iscritti al Fondo di previdenza del personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, continuano ad essere applicate le normative in vigore al 31.12.2011; per i dipendenti dell'Azienda autonoma di assistenza al volo per il traffico aereo generale continuano ad essere applicate le normative in vigore al 31.12.2013 e vengono rideterminate le condizioni per il calcolo della pensione anticipata;

Sono previste deroghe alla Riforma Fornero, nel senso che continuano ad essere applicate le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze dei trattamenti pensionistici vigenti al 31 dicembre 2013 ai lavoratori:

- in mobilità (ordinaria e lunga);

- autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione;

- in congedo per assistenza figli con disabilita' grave;

- che abbiano risolto consensualmente il rapporto a titolo individuale;

- che abbiano risolto consensualmente il rapporto, in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati entro il 31 agosto 2013

- in CIGS finalizzata al prepensionamento, in forza di accordi di procedura sottoscritti entro il 31 agosto 2013.

Per consultare il decreto clicca qui

20 Gennaio 2014 - Normativa

Proroga invio telematico del certificato medico di gravidanza

La legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 (c.d. "Decreto del fare") aveva modificato l'art. 21 del D.Lgs 151/2001 sulla tutela della maternità e paternità, disponendo che il certificato medico di gravidanza indicante la data presunta del parto avrebbe dovuto essere inviato all'INPS esclusivamente per via telematica direttamente dal medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato,

Le modalità operative avrebbero dovuto essere indicate da un decreto interministeriale da emanarsi entro il termine dell'8 febbraio 2014, con applicazione dello stesso a decorrere dal novantesimo giorno successivo all'entrata in vigore di detto decreto.

Non essendo tale decreto ancora pronto, il D.L. 30 dicembre 2013 n. 150 (c.d. "Decreto milleproroghe") ha prorogato il termine di emanazione del decreto interministeriale di ulteriori 3 mesi, cioè fino all'8 maggio 2014, portando la decorrenza del termine di applicazione al duecentosettantesimo giorno successivo all'entrata in vigore di detto emanando decreto.

Pertanto, fino a tale data, che probabilmente cadrà nel 2015, il certificato medico indicante la data presunta del parto dovrà essere redatto dal medico del SSN in forma cartacea e consegnato alla lavoratrice, sulla quale continua pertanto ad incombere l'onere di consegnarlo sia al proprio datore di lavoro sia all'INPS.

20 Gennaio 2014 - Normativa

Rappresentatività sindacale – Accordo interconfederale 10 gennaio 2014

Il 10 gennaio 2014 Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno ratificato il Testo Unico sulla rappresentanza sindacale, rendendo pienamente operativi l'accordo del 28 giugno 2011 (vedi nostra news del 1 luglio 2011) e il Protocollo d'intesa del 31 maggio 2013 (vedi nostra news del 4 giugno 2013), che contemplavano regole su rappresentatività e contrattazione di 2° livello. Il testo siglato fissa criteri e modalità di calcolo per misurare la titolarità alla contrattazione nazionale /aziendale e l'efficacia dei relativi contratti, che illustriamo in estrema sintesi qui di seguito:

- Contrattazione nazionale: l'accordo 2011 aveva stabilito al 5% di rappresentatività dei lavoratori della categoria la soglia minima per avere titolo sindacale a firmare un CCNL, mentre ora è stato fissato il criterio per misurarlo da parte del CNEL, ponderando i dati INPS sugli iscritti ai sindacati (forniti dai datori di lavoro) e quelli sulle elezioni RSU forniti da un apposito comitato di Garanti provinciali (che verrà formato).

- Elezione RSU: possono partecipare all'elezione delle rappresentanze sindacali unitarie (i rappresentanti sindacali dell'azienda) i sindacati firmatari dell'accordo (Cgil, Cisl e Uil), quelli firmatari di contratti nazionali e altri sindacati le cui liste abbiano la firma di almeno il 5% dei lavoratori di un'impresa con almeno 60 dipendenti. Questi gli aspetti essenziali:

- sotto i 15 addetti non c'è rappresentanza;

- le elezioni avverranno su base proporzionale;

- hanno diritto al voto apprendisti, operai, impiegati e quadri non in prova, anche se dipendenti a tempo determinato;

- sono sempre eleggibili i dipendenti a tempo indeterminato, mentre per quelli a termine devono essere previste regole specifiche dalla contrattazione di categoria.

- Titolarità contratti: sono efficaci e vincolanti per le parti (e validi erga omnes, ovvero per tutti i lavoratori della categoria, indipendentemente dalla loro appartenenza) i contratti firmati da sindacati che nel complesso abbiano almeno il 50% +1 della rappresentatività della categoria. La titolarità della contrattazione aziendale è invece affidata alle RSU.

Per consultare il testo dell'Accordo interconfederale clicca qui

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