È in emanazione un nuovo decreto legge che sembrerebbe contenere alcune novità:
– CIG: con decorrenza dal 13 luglio 2020 sono previste ulteriori 18 settimane di cassa integrazione/cassa in deroga/FIS o – in alternativa – di decontribuzione per le aziende che scelgono di fare rientrare i lavoratori dalla CIGO/CIGD/FIS. Le settimane di integrazione salariale “extra” possono essere richieste tutte insieme oppure scaglionate nel tempo.
– Licenziamenti e CIG: sembrerebbe che non verrà fissata nel nuovo decreto una data precisa entro la quale non sarà possibile licenziare (ad oggi è stabilita al 17 agosto 2020). Per le imprese che utilizzano la CIGO/CIGD/FIS per le ulteriori 18 settimane, sarà possibile procedere ai licenziamenti solo al termine del trattamento. In ogni caso, anche per chi non dovesse utilizzare la cassa integrazione, il divieto di licenziamento resterebbe in vigore per tutte le 18 settimane (dal 13 luglio) in cui è possibile chiedere la CIGO/CIGD/FIS, cioè, a quanto sembrerebbe, fino al 15 novembre 2020. Dal blocco dei licenziamenti sono tuttavia esclusi quelli per cessazione d’attività d’impresa, liquidazione e frutto degli accordi collettivi aziendali con i sindacati. Le aziende che non faranno ricorso alla CIGO/CIGD/FIS, ma che l’hanno utilizzata a maggio e giugno, avranno un esonero contributivo al 100% fino ad un massimo di 4 mesi, durante i quali non potranno licenziare.
– Contratti a termine: sembrerebbe ampliato l’ambito di applicazione delle proroghe/rinnovi senza causale e oltre il limite massimo dei 12 mesi dai soli contratti già in essere al 23/02/2020 a tutti i contratti a termine, anche quelli eventualmente stipulati successivamente rispetto a tale data. La proroga (e non il rinnovo) sembrerebbe possibile al massimo per una sola volta e da effettuarsi entro il 31 dicembre 2020.
Lo studio chiude per ferie dal 10 al 23 agosto. Alla ripresa forniremo informazioni più precise.