20 Marzo 2025 - Normativa
L’INPS, con il messaggio n. 913 del 14 marzo 2025, fornisce ulteriori indicazioni riguardo l’applicazione della legge 92/2012, n. 92, come modificata dalla legge 160/2019.
Segnaliamo in particolare che:
- la normativa stabilisce che il contributo addizionale previsto non si applica ai contratti di lavoro stipulati con i lavoratori extra, ovvero per l’esecuzione di servizi di durata non superiore a 3 giorni nel settore del turismo e dei cosiddetti “pubblici esercizi”;
- in merito alla compilazione del flusso UNIEMENS per i periodi di paga da gennaio 2020 e fino alla pubblicazione del presente messaggio, i datori di lavoro che hanno versato il contributo addizionale NASpI possono recuperare tale contribuzione, utilizzando il codice causale “L810” per il recupero del contributo addizionale. Questo recupero può essere effettuato solo nei flussi UNIEMENS relativi ai 3 mesi successivi alla pubblicazione di questo messaggio;
- nel caso in cui i lavoratori extra non siano più in forza, i datori di lavoro devono inviare un flusso di regolarizzazione per l’ultimo mese di attività del lavoratore, utilizzando sempre il codice “L810”.
17 Marzo 2025 - Normativa
Tasso di interesse di rateazione e della misura delle sanzioni civili INAIL – Variazione | ADLABOR
L’Inail ha pubblicato la circolare n. 22 del 14 marzo 2025, con la quale comunica che a decorrere dal 12 marzo 2025, variano i tassi di interesse.
Segnaliamo in particolare che:
- per le rateazioni dei debiti per premi assicurativi e accessori: i piani di ammortamento relativi a istanze di rateazione presentate dal 12 marzo 2025 sono determinati applicando il tasso di interesse pari all’8,65%. Nulla varia per le rateazioni in corso, per le quali restano validi i piani di ammortamento già determinati con applicazione del tasso di interesse in vigore alla data di presentazione dell’istanza;
- per la determinazione delle sanzioni civili: a decorrere dal 12 marzo 2025, la misura della sanzione è pari all’8,15%. Se il pagamento dei contributi o premi è effettuato entro centoventi giorni, in unica soluzione, spontaneamente prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori, a decorrere dal 12 marzo 2025, la misura della sanzione è pari al 2,65%. In caso di evasione, denunce o dichiarazioni obbligatorie omesse o non conformi al vero, se la denuncia della situazione debitoria è effettuata spontaneamente prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori e comunque entro dodici mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi o premi il datore di lavoro è tenuto al pagamento di una sanzione civile pari, in ragione d'anno, al tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, maggiorato di 5,5 punti, sempreché il versamento in unica soluzione dei contributi o premi sia effettuato entro trenta giorni dalla denuncia. Pertanto, in tale ipotesi, a decorrere dal 12 marzo 2025, la misura della sanzione, in ragione d’anno, è pari all’8,15% (2,65% + 5,5%). Laddove invece il versamento in unica soluzione dei contributi o premi è effettuato entro novanta giorni dalla denuncia, la misura della sanzione civile è pari al tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, maggiorato di 7,5 punti. Pertanto, in tale ipotesi, a decorrere dal 12 marzo 2025, la misura della sanzione, in ragione d’anno, è pari al 10,15% (2,65% +7,5%).
Per consultare la circolare clicca qui:
https://www.inail.it/portale/it/atti-e-documenti/note-provvedimenti-e-istruzioni-operative/normativa-circolari-inail/dettaglio.2025.03.circolare-inail-22-del-14-marzo-2025.html
13 Marzo 2025 - Normativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha pubblicato il Decreto interministeriale 17 febbraio 2025, attuativo dell’articolo 4-ter del D.L. n. 4 del 18 gennaio 2024, convertito in Legge n. 28 del 15 marzo 2024, recante “Disposizioni urgenti Amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico”.
Segnaliamo in particolare che:
- in via sperimentale per gli anni 2024 e 2025, nell’ambito del piano di politiche attive previsto dal PNRR, le nuove imprese costituite attraverso processi di aggregazione derivanti da una o più operazioni societarie rappresentate da fusioni, cessioni, conferimenti, acquisizioni di aziende o rami di esse, da cui emerge un organico complessivamente pari o superiore a 1.000 lavoratori, possono avviare il confronto sindacale per stipulare in sede governativa, con la presenza del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un accordo con le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o con le loro rappresentanze sindacali aziendali (RSA o RSU), nel quale è contenuto un progetto industriale e di politica attiva, che illustri le azioni volte a superare le difficoltà del settore in cui l’impresa opera e le azioni per la formazione o la riqualificazione dei lavoratori per garantire loro un adeguamento delle competenze professionali al nuovo contesto lavorativo, nonché per gestire processi di transizione occupazionale;
- la nuova impresa, a seguito della costituzione, può sottoscrivere l’accordo anche prima dell’operazione societaria di aggregazione a condizione che nel medesimo accordo sia contenuto l’impegno ad effettuare tale operazione entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla sottoscrizione.
12 Marzo 2025 - Normativa
La legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, art. 1, commi 101-111) ha introdotto l’obbligo per i datori di lavoro di stipulare una polizza assicurativa per la copertura dei danni derivanti da calamità naturali. La scadenza della stipula, inizialmente fissata al 31 dicembre 2024, è stata prorogata al 31 marzo 2025 dal D.L. n. 202/2024 convertito in Legge n. 15/2025.
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato, in data 10 marzo 2025, un approfondimento in materia in cui vengono riassunti:
- i destinatari dell’obbligo assicurativo;
- l’oggetto del contratto;
- le conseguenze per inadempimento;
- le modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali per le imprese indicate dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 gennaio 2025 n. 18 (in Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025).
10 Marzo 2025 - Normativa
L’INPS, con la circolare n. 53 del 5 marzo 2025, fornisce prime indicazioni per l’applicazione delle disposizioni normative introdotte dalla legge di bilancio 2025.
Per eventuali interventi di programmazione/pianificazione degli organici aziendali, la circolare accenna in particolare:
- all’estensione di Opzione donna alle lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2024;
- alla possibilità di accedere alla pensione anticipata flessibile al raggiungimento, nel 2025, dell’età di almeno 62 anni e dell’anzianità contributiva minima di 41 anni;
- alla riduzione, fino a 16 mesi, del requisito anagrafico per accedere alla pensione contributiva in favore delle lavoratrici madri con quattro o più figli.
Altre indicazioni riguardano: la proroga dell’APE Sociale al 31 dicembre 2025; l’incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS per il 2025 e il 2026; l’aumento dell’importo dell’incremento della maggiorazione sociale per il 2025.
Una successiva circolare fornirà le istruzioni sulle disposizioni in materia pensionistica che necessitano dell’emanazione dei decreti ministeriali attuativi.
05 Marzo 2025 - Normativa
L’Inail con la circolare n. 20 del 27 febbraio 2025, comunica il valore delle retribuzioni convenzionali per l’anno 2025, da prendere a base per il calcolo dei premi dovuti per l’assicurazione di detti lavoratori, così come determinate dal Decreto Interministeriale del 16 gennaio 2025.
Segnaliamo in particolare che:
- la normativa, pur riferendosi ai soli lavoratori italiani, è applicata anche ai lavoratori cittadini comunitari e ai cittadini extracomunitari che lavorano e sono assicurati in Italia in base alla legislazione nazionale e inviati dal proprio datore di lavoro in un Paese extracomunitario;
- trattandosi di retribuzioni convenzionali riferite a lavoratori che svolgono attività lavorativa subordinata, sono escluse da tale ambito altre tipologie di rapporto di lavoro, quali le collaborazioni coordinate e continuative, per i quali il premio assicurativo è calcolato sulla base dei compensi effettivamente percepiti dal collaboratore nel rispetto del minimale e massimale previsto per il pagamento delle rendite erogate dall’Inail ai sensi del decreto legislativo 38/2000, art. 5;
- le retribuzioni convenzionali valgono per i lavoratori operanti nei Paesi extracomunitari diversi da quelli con i quali sono in vigore accordi di sicurezza sociale, anche parziali.
- ai fini assicurativi Inail, sono, pertanto, esclusi dall’ambito di applicazione del regime di dette retribuzioni convenzionali:
- gli Stati membri dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia (comprese le isole Aland), Francia e Dipartimenti d’oltremare (Guyana francese, Isola di Martinica e isola di Guadalupa, ricomprese nell’arcipelago delle Piccole Antille, Isole di Reunion, Isole di Saint Martin e di Saint Barthèlemy, facenti parte del Dipartimento della Guadalupa), Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (comprese le isole Azzorre e di Madera), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (comprese le isole Canaria, Ceuta e Melilla), Svezia, Ungheria;
- per quanto riguarda il Regno Unito, a seguito dell’uscita dall’Unione europea (c.d. Brexit), l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, dall’altra, hanno concluso un accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione con annesso protocollo sul coordinamento della sicurezza sociale (PSSC);
- gli Stati ai quali si applica la normativa comunitaria (Liechtenstein, Norvegia, Islanda) o assimilati (Svizzera);
- gli Stati con i quali sono state stipulate convenzioni di sicurezza sociale (Argentina; Australia (Stato del Victoria); Brasile; Canada (Accordo di collaborazione con la provincia del Quebec); Capoverde; Isole del Canale (Jersey, Guersney, Aldernay, Herm, Jethou); Bosnia Erzegovina; Macedonia; Serbia; Montenegro; Kosovo; Principato di Monaco; Moldova; San Marino; Città del Vaticano; Tunisia; Turchia; Uruguay; Venezuela;
- le retribuzioni convenzionali mensili fissate dal citato decreto sono frazionabili in 26 giornate nei casi di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l’estero, intervenuti nel corso del mese. Al di fuori di dette ipotesi, le retribuzioni convenzionali mensili non sono frazionabili.
03 Marzo 2025 - Normativa
In data 21 febbraio 2025, è stata approvata, dalle organizzazioni Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, FenealUil, Filca Cisl e Fillea-Cgil, l’ipotesi di accordo riguardante il rinnovo del CCNL dell’Edilizia.
L’ipotesi di accordo verrà validata dalle assemblee dei lavoratori entro il 20 marzo 2025.
In estrema sintesi, l’ipotesi di accordo prevede norme su:
- aumenti salariali (210 euro medi, con incremento sui minimi del 18%);
- catalogo formativo nazionale;
- misure in materia di sorveglianza sanitaria;
- denuncia unica edile (si tratta di un modello telematico che l’impresa dovrà inviare mensilmente alla cassa edile e che contiene i dati riferiti a ciascun cantiere e ciascun dipendente, dichiarando le ore lavorate e le ore non lavorate con campi bloccanti, erogazione dell’evr);
- trasferta nazionale (consentirà alle imprese, tramite l’implementazione di un apposito applicativo, di ridurre il numero degli adempimenti che saranno svolti soltanto nei confronti della cassa edile del territorio presso il quale ha sede l’azienda, garantendo maggiore funzionalità del sistema e maggiore capacità di controllo della corretta applicazione contrattuale nei confronti dei lavoratori);
- lavoro straordinario.
28 Febbraio 2025 - Normativa
È stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025, la Legge 21 febbraio 2025, n. 15, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
Per quanto riguarda la materia lavoro l’articolo di riferimento è il 14, titolato: “Proroga di termini in materie di competenza del Ministero del Turismo”, con il quale:
- viene confermata la proroga al 31 dicembre 2025 dell’utilizzo della causale basata sulle «esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva», che le parti (datore di lavoro e lavoratore) potranno apporre al contratto individuale di lavoro qualora la contrattazione collettiva non abbia individuato proprie causali all’avvio di contratti a tempo determinato;
- si conferma che è obbligatorio indicare una causale all’avvio di un rapporto di lavoro a termine:
- in caso di stipula del primo contratto a tempo determinato o della somministrazione a termine superiore a 12 mesi;
- al superamento dei 12 mesi con contratti a tempo determinato e in somministrazione a termine.
27 Febbraio 2025 - Normativa
Comunicazione di infortunio, alle denunce di infortunio, di malattia professionale e di silicosi/asbestosi, ai certificati medici di infortunio e ai patronati: il 6 marzo 2025 è previsto l’aggiornamento di tabelle tipologiche relative alla comunicazione di infortunio, alle denunce di infortunio, di malattia professionale e di silicosi/asbestosi, ai certificati medici di infortunio e ai patronati. Le modifiche sono riportate nel file “20250306-Variazioni Comuni-ASL-Sedi Inail-CAP.xlsx”. È, inoltre, disponibile la tabella generale “20250306-Comuni-ASL-Sedi Inail-CAP.xlsx”, con lo storico dei comuni, le associazioni ISTAT-ASL e quelle ISTAT-SEDI INAIL-CAP, che sostituisce totalmente la tabella attualmente in uso. I file sono disponibili ai seguenti percorsi:
- “Comunicazione di infortunio”: Home > Atti e documenti > Prevenzione > Comunicazione di infortunio > Comunicazione infortunio – Tabelle di decodifica dei dati
- “Denuncia/comunicazione di infortunio”: Home > Atti e Documenti > Assicurazione > sezione Prestazioni > Denuncia infortunio > Denuncia di infortunio – Tabelle di decodifica dei dati;
- “Denuncia di malattia professionale e di silicosi/asbestosi”: Home > Atti e Documenti > Assicurazione > sezione Prestazioni > Denuncia malattia professionale > sezione Denuncia di malattia professionale/silicosi asbestosi – Tabelle di decodifica dei dati;
- “Certificati medici (di infortunio)”: Home > Atti e Documenti > Assicurazione > sezione Prestazioni > Certificati medici > sezione Certificato medico di infortunio – Tabelle di decodifica dei dati per certificati medici di infortunio
Manuale utente: Per consultare la versione aggiornata al 6 febbraio 2025 e riguardante in particolare:
- Denuncia/Comunicazione di infortunio telematica - Versione 1.26;
- Denuncia di malattia professionale – Versione 1.15;
- Denuncia di silicosi/asbestosi telematica - Versione 1.15;
- Certificati medici di infortunio telematici - Versione 1.03
- Certificati medici di malattia professionale online – Versione 1.1
- Dati retributivi per calcolo indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta - Versione 2.1
- Informazioni del datore di lavoro per infortunio occorso durante lo spostamento in attualità di lavoro o in itinere - Versione 2.1
clicca qui: https://www.inail.it/portale/it/supporto/guide-e-manuali-operativi/infortuni-sul-lavoro-e-malattie-professionali.html
25 Febbraio 2025 - Normativa
L’INPS, con il messaggio n. 639 del 19 febbraio 2025, chiarisce due aspetti legati alle dimissioni per fatti concludenti:
Esclusione dal versamento del Ticket NASpI: la risoluzione del rapporto di lavoro, ai sensi di quanto previsto al comma 7-bis, dell’articolo 26 del decreto legislativo n. 151/2015, introdotto dall’articolo 19, della Legge n. 203/2024 (cd. Dimissioni per fatti concludenti), non dà diritto, al lavoratore, ad accedere alla prestazione di disoccupazione NASpI, in quanto la fattispecie non rientra nelle ipotesi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro come richiesto dall’articolo 3 del decreto legislativo 22/2015. Conseguentemente, qualora il rapporto di lavoro fosse stato a tempo indeterminato, il datore di lavoro non sarà tenuto al versamento del contributo dovuto per l’interruzione del rapporto stesso, in quanto tale cessazione non fa sorgere in capo al lavoratore il teorico diritto alla NASpI.
Modalità di compilazione del flusso Uniemens: dal 12 gennaio 2025, le interruzioni del rapporto di lavoro intervenute con la procedura delle cd. “Dimissioni per fatti concludenti”, devono essere esposte all’interno del flusso Uniemens con il nuovo codice <Tipo Cessazione> “1Y”, avente il significato di: “Risoluzione rapporto di lavoro articolo 26 DLgs 14 settembre 2015, n. 151, comma 7 bis”.