News

07 Gennaio 2020 - Normativa

Costi chilometrici per auto e moto-Tabelle ACI 1° semestre 2020

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le tabelle ACI sui costi chilometrici per auto e moto per il primo semestre 2020

 Leggi tutto...

02 Gennaio 2020 - Interpretazioni

Veicoli aziendali concessi ai dipendenti – assoggettabilità fiscale e contributiva

L’art. 1, commi 632 e 633 della Legge 27 dicembre 2019 n. 160 (Legge di bilancio 2020) ha modificato la normativa concernente il calcolo della retribuzione in natura derivante dall’uso promiscuo di auto aziendali, come tale assoggettabile a ritenute fiscali e contributive.

La normativa prevede di prendere a base le tabelle Aci del costo chilometrico di esercizio del veicolo per una percorrenza convenzionale di 15.000 km annui . Una percentuale dell’importo risultante viene considerata uso personale e quindi fringe benefit sottoposto a tassazione e contribuzione, detraendo gli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente .

La nuova disciplina prevede delle aliquote percentuali diversificate in base alle emissioni di anidride carbonica dei veicoli:

  • per gli autoveicoli, i motocicli ed i ciclomotori di nuova immatricolazione, con valori di emissione di anidride carbonica non superiori a grammi 60 per chilometro (g/km di CO2), per contratti stipulati a decorrere dal 1° luglio 2020, il 25%;
  • per i veicoli con valori di emissione di anidride carbonica superiori a 60 g/km ma non a 160 g/km la predetta percentuale è elevata al 30%;
  • per i veicoli con valori di emissione superiori a 160 g/km ma non a 190 g/km, la predetta percentuale è elevata al 40% per l’anno 2020 e al 50% a decorrere dall'anno 2021;
  • per i veicoli con valori di emissione di anidride carbonica superiori a 190 g/km, la predetta percentuale è il 50% per l’anno 2020 e il 60% a decorrere dall'anno 2021.

Per tutti gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo con contratti stipulati entro il 30 giugno 2020 continuerà invece ad applicarsi la precedente normativa e cioè sarà considerata retribuzione in natura e come tale assoggettabile a ritenute fiscali e contributive, il 30% per cento dell'importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato sempre sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle ACI.

L’uso di veicoli utilizzati dal lavoratore esclusivamente per motivi di lavoro non comporta l’applicazione della normativa in oggetto, in quanto non si configura alcuna retribuzione in natura.

Si resta comunque in attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

 

 

 

 

 

 

 

02 Gennaio 2020 - Interpretazioni

Aspettativa o distacco per carica elettiva o sindacale – Adempimenti

Adempimenti del datore di lavoro in caso di aspettativa o distacco per carica elettiva o sindacale

 Leggi tutto...

23 Dicembre 2019 - Interpretazioni

Illecito mantenere attivo l’account di posta dell’ex dipendente

La società che mantiene attivo l’account di posta aziendale di un dipendente dopo l’interruzione del rapporto di lavoro e accede alle mail contenute nella sua casella di posta elettronica aziendale commette un illecito.

Per il Garante privacy (provvedimento del 4 dicembre 2019), subito dopo la cessazione del rapporto di lavoro con un suo lavoratore un’azienda deve:

  • rimuovere gli account di posta elettronica allo stesso riconducibili;
  • adottare sistemi automatici con indirizzi alternativi a chi contatta la casella di posta elettronica aziendale del lavoratore:
  • introdurre accorgimenti tecnici per impedire la visualizzazione dei messaggi in arrivo.

L’adozione di tali misure tecnologiche - ha spiegato il Garante - consente di contemperare l’interesse del datore di lavoro di accedere alle informazioni necessarie alla gestione della propria attività con la legittima aspettativa di riservatezza sulla corrispondenza da parte di dipendenti/collaboratori oltre che di terzi. Lo scambio di email con altri dipendenti o con persone esterne all’azienda consente infatti di conoscere informazioni personali relative al lavoratore, anche solamente dalla visualizzazione dei dati esterni delle comunicazioni (data, ora oggetto, nominativi di mittenti e destinatari).

Oltre a dichiarare l’illecito trattamento, il Garante ha quindi ammonito una società a conformare i trattamenti effettuati sugli account di posta elettronica aziendale dopo la cessazione del rapporto di lavoro alle disposizioni e ai principi sulla protezione dei dati ed ha disposto l’iscrizione del provvedimento nel registro interno delle violazioni istituito presso l’Autorità. Tale iscrizione costituisce un precedente per la valutazione di eventuali future violazioni.

Per consultare clicca qui:

https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9215890

 

16 Dicembre 2019 - Normativa

Infortuni sul lavoro – accesso ai dati

Denunce di infortunio - implementato il servizio telematico “Cruscotto infortuni”

 Leggi tutto...

16 Dicembre 2019 - Interpretazioni

Congedo maternità dopo il parto – istruzioni operative

Congedo di maternità post partum

 Leggi tutto...

03 Dicembre 2019 - Interpretazioni

Assenze del lavoratore

Assenze del lavoratore - articoli

 Leggi tutto...

26 Novembre 2019 - Normativa

Protezione dei dati personali (GDPR) – Linee-guida

Linee-guida aggiornate sulla protezione dei dati personali (GDPR)

 Leggi tutto...

26 Novembre 2019 - Senza categoria

INPS – Contact center – Sospensione temporanea del servizio

Il Servizio Contact Center dell’INPS sarà sospeso temporaneamente

 Leggi tutto...

13 Novembre 2019 - Normativa

Welfare aziendale – opportunità di finanziamenti

Bando di concorso per finanziamento di welfare aziendale

 Leggi tutto...

error: Content is protected !!