18 Febbraio 2021
Vaccinazione dipendenti contro il Covid-19: FAQ del Garante Privacy | ADLABOR
Il Garante per la privacy con le Faq pubblicate il 17 febbraio 2021 sul sito www.gpdp.it ha fornito alcuni chiarimenti in tema di vaccinazione contro il Covid-19 e rapporto di lavoro. In particolare, il Garante per la privacy ha affermato che:
- il datore di lavoro non può acquisire, neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico aziendale competente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali, non essendo consentito dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro né dalle disposizioni sull’emergenza sanitaria. Secondo il Garante, nemmeno il consenso del dipendente può costituire, in questi casi, una condizione di liceità del trattamento dei dati.
- il datore di lavoro può, invece, acquisire, in base al quadro normativo vigente, i soli giudizi di idoneità alla mansione specifica redatti dal medico competente.
- in attesa di un intervento del legislatore nazionale che eventualmente imponga la vaccinazione anti Covid-19 quale condizione per lo svolgimento di determinate professioni, attività lavorative e mansioni – nei casi di esposizione diretta ad “agenti biologici” durante il lavoro, come nel contesto sanitario, si applicano le disposizioni vigenti sulle “misure speciali di protezione” previste per tali ambienti lavorativi (art. 279, comma 2, del d.lgs. N. 81/2008: “Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali:
a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente;
b) l’allontanamento temporaneo del lavoratore secondo le procedure dell’articolo 42”
- solo il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario e il contesto lavorativo, può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti. Il datore di lavoro deve quindi limitarsi ad attuare, sul piano organizzativo, le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o temporanea inidoneità.
Per consultare le Faq del Garante per la privacy del 17.2.2021 clicca qui: https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/FAQ+-+Trattamento+di+dati+relativi+alla+vaccinazione+anti+Covid-19+nel+contesto+lavorativo+-+versione+vademecum.pdf/ba389a97-5cc5-6bd5-fef7-debe613524c6?version=1.0